ARCHIVIO
Materiali per la storia dell'Istituto del Nastro Azzurro
Il blog è espressione del Centro Studi sul Valore Militare - Ce.S.Va.M.- istituito il 25 settembre 2014 dal Consiglio Nazionale dell'Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti Decorati al Valore Militare.Lo scopo del CEsVAM è quello di promuovere studi sul Valore Militare.E' anche la continuazione on line della Rivista "Quaderni" del Nastro Azzurro. Il Blog è curato dal Direttore del CEsVAN, Gen. Dott. Massimo Coltrinari (direttore.cesvam@istitutonastroazzurro.org)
ARCHIVIO
Materiali per la storia dell'Istituto del Nastro Azzurro
ARCHIVIO
Progetto Albo d'Oro
Manuel Vignola
Sistema
grossomodo analogo ha introdotto la Guardia di Finanza con il D. Lgs. 69 del 19 marzo 2001 e
regolamento di attuazione del Ministro dell'Economia n. 315 del 2002. Si
richiede per la Medaglia al Valore in attività d'istituto l'impegno (a rischio
della vita nelle prime due classi, senza rischio personale nella classe bronzo)
per il salvataggio di vite umane, per aver garantito il rispetto delle
normative in modo da salvaguardare gli interessi economici dello Stato e
dell'Unione Europea nonché per aver tenuto alto il prestigio del Corpo in
Patria e all'estero, mentre la Croce al Merito ricompensa il concorso intelligente
ed efficace in studi di segnalata importanza o azioni caratterizzate da somma
perizia volti allo sviluppo del Corpo di appartenenza. Le proposte vengono
effettuate dal Ministro dell'Economia e concesse dal Presidente della
Repubblica per le Medaglie al Valore, e sono vagliate da una Commissione di cui
fa parte il Comandante Generale, due Ufficiali superiori, un Generale di altra
FF.AA. se il candidato non vi appartiene o Dirigente dell'amministrazione di
appartenenza se civile ed è necessario il Nulla Osta del Ministero degli Affari
Esteri se trattasi di cittadino straniero. Le Croci sono concessa dal Ministro
dell'Economia.
Medaglia d'oro al Valore
GdF e Croce d'oro al Merito (www.quirinale.it)
MUSEI, ARCHIVI E BIBLIOTECHE
Il Museo rappresenta una delle maggiori collezioni dei mezzi in dotazione all'Esercito Italiano
ARCHIVIO
“L’AFFONDAMENTO DEL PIROSCAFO REQUISITO
“CONTE ROSSO” - 24 MAGGIO 1941”.
APPENDICE 01/2025 DEL 01.05.2025
MORTI – DISPERSI –
SOPRAVVISSUTI: NUOVO COMPUTO ALL’8 APRILE 2025
Nell’ottobre
del 2023 l’Istituto del Nastro Azzurro Fra Combattenti Decorati al Valor
Militare ha pubblicato, a cura del suo Centro Studi sul Valor Militare (CESVAM)
e per i tipi Archeoares, il saggio di Marco Montagnani, “L’affondamento del
Piroscafo requisito “Conte Rosso” - 24 maggio 1941”. Oramai pressoché esaurito.
L’Autore vuole divulgare, con cadenza
mensile, salvo imprevisti o contingenze, appendici di ciò che per vari motivi
non ha trovato posto nell’opera pur essendo interessante, compresi
aggiornamenti e correzioni ai suoi contenuti e le novità importanti relative
alla tragica storia del Piroscafo.
La
sintetica significatività dei suoi contenuti la caratterizza.
Chiunque volesse fornire a titolo
gratuito materiali per la rubrica, la cui pubblicazione sarà
insindacabilmente valutata dalla Redazione, potrà scrivere all’indirizzo: federazione.asti@istitutonastroazzurro.org
allegando la liberatoria che ne autorizza la divulgazione. Detti materiali non
saranno restituiti salvo particolari accordi.
Le Appendici che aggiornano il Volume trovano posto nella suindicata rubrica nel sito
www.istitutodelnastroazzurro.org
al comparto CESVAM il giorno 30 di ogni mese.
Inizio 30 aprile 2025
APPROFONDIMENT
Il processo di Tokyo
rappresenta un naturale controaltare al processo di Norimberga. Il 3 maggio 1946,
si insedia a Tokyo il Tribunale Militare
per l’Estremo oriente. Undici sono le nazioni partecipanti ciascuna con un
proprio rappresentante: Gran Bretagna, Stati Uniti, Australia, Unione
Sovietica, Cina, Francia Canada, Paesi bassi, Nuova Zelanda, India e Filippine.
I capi di accusa per il processo sono uguali a quelli di Norimberga:
crimini contro la pace, crimini di guerra e crimini contro l’umanità. Ma il
profilo operativo del processo ha delle precise connotazioni. Il Tribunale
Militare giudicherà solo gli individui
responsabili di crimini contro la pace. Lascerà alle nazioni i cui territori
sono stati invasi dal Giappone la possibilità di giudicare, ed eventualmente
condannare, individui accusati di crimini di guerra e crimini contro l’umanità.
Sotto accusa è la politica
aggressiva ed imperialistica del Giappone dal 1931 al 1945 e per questo sono
incarcerati e tradotti nella prigione di Sagomo
a Tokyo oltre 250 persone. Tra queste sono individuate i 28 imputati che
si dovranno presentare e rispondere al Tribunale Internazionale. Sono per lo più militari e diplomatici. Tutti
hanno avuto un ruolo primario nella politica giapponese. Oltre a Hirota Koki,
Tojo Hideki, il principe Konoe Fuminaro, che si suiciderà prima dell’inizio del
processo, , nella lista degli impatati figura Okawa Shumei, che viene
considerato uno dei massi responsabili, come ideologo, indiretti delle violenze
della guerra di agrressione giapponese.
In cima alla lista ci
dovrebbe essere l’imperatore Hiro Hito: la formula di questa assenza è
individuta nel fatto che teoricamente era un monarca costituzionale e quindi
“irresponsable” nelle decisioni prese dal governo; in realtà il non mettere
sotto accusa l’imperatore deriva da un preciso accordo tra Alleati e Giappone
al momento della resa. Sarebbe stata un onta, quasi un aprire il vaso di
pandora in termini di ribellione e resistenza da parte del popolo giapponese se
avesse assistito al processo di un Imperatore che era considerato quasi un
semidio.. Capofila degli imputati rimase il generale Tojo Hideki, che dal 1941
al 1944 fu uno dei maggiori artefici della conduzione della guerra del
Giappone.
Il Tribunale
Internazionale fu presieduto dal giudice Willian Webb, di formazione
anglosassone, ma australiano di nazionalità. Gli altri giudici sono i
rappresentanti dei Paesi che hanno subito le violenze giapponesi.
La difesa degli impuati è
basata, nella sostanza, nel fatto che le decisioni erano prese in seno al
Governo, in modo collegiale, e che nessuno di loro avrebbe potuto opporre una
qualsiasi resistenza alle decisioni del governo stesso. E’ una difesa che in
pratica riverbera quella degli imputati di Norimberga ( gli ordini dovevano
essere eseguiti).
Il dibatto è seguito con
molta enfasi dalla stampa internazionale, soprattutto da parte di quella
statunitense; a tratti il processo pare una vera a propria sottolineatura del
ruolo dei vincitori.
I testimoni ascoltati sono
419, mentre vengono raccolte oltre 800 deposizioni. I documenti acquisiti agli
atti sono circa 4300, mentr eil processo verbale consta di circa 48.000
pagine. Le udienze terminano il 16
aprile 1948, le sentenze vengono emesse il 12 novembre dello stesso anno, in un
mondo che ormai ha capito che la guerra conclusa anni prima non ha risolto
praticamente nulla e nuovi venti di guerra si profilano all’orizzonte. Tutti gli accusati, ad eccezione di due, sono
considerati colpevoli. 7 vengono condannati alla pena di morte, mentre i
rimanenti all’ergastolo. La sentenza finale è raccolta in un volume di 1218
pagine.
Non vi è spazio per
approfondire l’azione parallela e seguente alla attività del Tribunale
Internazionale di Tokyo. Nei territori occupati
dal Giappone gli individui accusati di crimini di guerra e crimini contro
l’umanità perseguiti dalla Giustizia nazionale del paese invaso, saranno 5700,
di cui 920 saranno condannati, con sentenza eseguita, a morte.
In generale, suddivisi in
Criminali di categoria A, B,C, saranno oltre 200.000 glaccusati che verranno
sottoposti a provvedimenti di vario genere, in una gamma che va dalla pena
capitale alla epurazione dai pubblichi impieghi.
Il valore del processo di
Tokyio, come quello di Norimberga sta nel fatto, più volte sottolineato
che un Governo o un vertice politico può
essere chiamato a rispondere delle sue azioni. Questo ha avuto un significato
rilevante in Europa, ma ancor più in Giappone, ove i governanti quasi erano
sfiorati dalla concezione religiosa in cui si ammantava l’imperatore.
Il processo di Norimberga
ed il processo di Tokyo, come ebbe a dichiare il capo degli accusatori a
Norimberga Robert Jackson , avevano l’aspirazione di “apparire ai postei come
l’adempimento dell’aspirazione una man alla giustizia”. In parte questa
aspirazione è andata delusa, in virtù della violazione dei principi della
irretroattività della legge penale e della giustizia uguale per tutti . Altro
aspetto controverso il fatto che sia a Norimberga che a Tokyo fu sollevata
dalla difesa la questione della giustizia dei vincitori sui vinti. E’ facile
constatare che nessun processo per crimini di guerra e contro l’umanità fu
intentato a carico degli Alleati.
Ma i processi di
Norimberga e di Tokyo, pur nelle loro limitazioni giuridiche e limitazioni certamente censurabili, sono
processi che, forse, erano il meglio che
Due i punti fondamentali
di questa eredità: l’ordine superiore non libera nessuno dalla propria
responsabilità penale; la legittimazione della giurisdizione penale universale.
Dai processi di Norimberga
e Tokyo si potevano, però, trarre ammaestramenti che sono stati ignorati nei
decenni successivi: il fattore tempo ed il fattore luogo . Norimberga durò meno
di un anno, Tokyo poco più di due anni.
I processi si svolsero lì dove aveva un significato: a Norimberga furono emanate
nel 1935 le leggi sul sangue e sull’onore tedesco, simbolo del potere e del
programma nazista.
Processi che hanno aiutato
a superare “il passato che non passa” in Germania e in Giappone, che hanno
inciso nella coscienza storica di una Nazione e che hanno evidenziato la necessità di riflettere su certe ideologie
e soprattutto che si pongono come una barriera al rifiorire di simili ideologie
e quindi di rivivere le violenze che hanno prodotto. Processi utili alla Nazione. Al contrario
dell’Italia, in cui la cosiddetta” mancata Norimberga italiana” ha generato
revisionismi, negazionismi e rifioriture
di tutte le risme, come se i disastri le violenze i lutti e il loro
corollario che hanno marchiato due generazioni
fosse passato inutilmente.
NOTIZIE CESVAM
INFOCESVAM
BOLLETTINO NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE
centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org
____________________________________________________________________
ANNO XII, 63/64/, N. 2, Marzo Aprile 2025, 1 maggio 2025
XII/2/976 La decodificazione di questi numeri è la seguente: XII anno di edizione, 2 il Bimestre di edizione di INFOCESVAM, 976 il numero della comunicazione dal numero 1 ad oggi. Il presente Bollettino svolge anche la funzione di informazione “erga omnes” dello stato, sviluppo e realizzazione dei Progetti dell’Istituto del Nastro Azzurro, in funzione del supporto scientifico alla offerta formativa dei Master. Inoltre dal gennaio 2023 ha assunto anche la funzione di aggiornamento delle attività di implementazione dell’Archivio Digitale Albo d’Oro Nazionale Dei Decorati al Valor Militare Italiani e Stranieri dal 1793 ad oggi, con la pubblicazione di un ANNESSO. L’ultima indicazione aggiorna o annulla la precedente riguardante lo stesso argomento
XII/2/977 – Con questo numero il Bollettino Notizie del CESVAM raggiunge i 1000 post pubblicati dal n. 1 ad oggi.
XII/2/978 – Questo numero di INFOCESVAM è in gran parte dedicato allo stato di avanzamento dei progetti più recenti.
XII/2/979 – Progetto 2024/3 – Titolo. “Dal Corpo Italiano di Liberazione ai Gruppi di combattimento”. Terminata la raccolta del materiale documentario e di quello iconografico. Predisposto il manoscritto 1.
XII/2/980 - Il Blog www.valoremilitare.blogspot.com ha avuto nel mese di Gennaio 2025 n. 1122 contatti (Dicembre 2024 erano stati 1122). Nel mese di Marzo 2025 i contatti sono stati 9916. Nel Mese di Aprile sono stati 8102. In totale dalla sua apertura i contatti sono stati 218743 La tendenza è, quindi, ancora positiva.
XII/2/981- In distribuzione il n. 1 del 2025 della Rivista QUADERNI. Numero Copie su carta 250, di cui 200 in distribuzione, 10 Archivio Emeroteca, 40 a disposizione.
XII/2/982- E’ stato stabilito che il Collegio dei Docenti presso ai Master attivati si riunirà nelle modalità concordate ogni Giovedì del mese alla Aula 3 della Sede della Università dalle 9 alle 13
XII/2/983 - Progetto Interno. “ L’affondamento del Piroscafo requisito “Conte Rosso” 24 maggio 1941. La Edizione del volume è esaurita. La Federazione di Asti predispone un piano di ulteriore sviluppo del Progetto, che sarà data notizia dei contenuti nel prossimo numero.
XII/2/984 – Progetto 2024/4 “Dal Corpo di Liberazione ai Gruppi di Combattimento”Il Sig. Moriggi, di Rimini, Socio della Federazione del Nastro Azzurro di Cesena, figlio del gen. Moriggi ha dato materiale documentario ed iconografico pere il completamento del progetto
XII/2/985 – Il 27 Aprile 2025 si è tenuta a Roma, la Giornata del Decorato 2025.
XII/2/986 – Il termine per la consegna della Tesi per l’ammissione alla discussione di Laurea per la sessione estiva ( Anno Accademico 2024 – 2025 ed anni accademici precedenti) è fissato al 6 maggio 2025. La sessione di Laurea si terra un giorno tra l’ultima settimana di giugno alla prima settimana di luglio
XII/2/987 – Progetto 2023/1 – La Divulgazione. Il Catalogo “Le Edizioni a Stampa” 2014-2024”. è in distribuzione presso le Biblioteche, le Scuole e gli Istituti e a chi ne fa richiesta. Raccoglie tutte le pubblicazioni edite tramite la esecuzione dei progetti in essere sia interni che esterni
XII/2/988 – E’ in preparazione il “CESVAM REPORT” Settembre 2021 – Agosto 2025. N 4 della Rivista QUADERNI” che completa i Report Settembre 2014 – Agosto 2019 (2019) e Settembre 2019 – Agosto 2021 ( 2021).
XII/2/989 – Progetto 2020/2 Prigionia italiana in mano Britannica 1941 -1947. Il Primo volume Africa Orientale Italiana 1935-1940. “Impero: tra realtà e propaganda” è nella versione Manoscritto 5. La copertina è stata composta ed edita.
XII/2/990 – Progetto 2024/3 – Progetto “ Il Valore Militare e le Fosse Ardeatine”. Raccolto il materiale iconografico e documentario. Collaborazione con Aladino Lombardi. Contatti diretti con la Direzione del Museo della Liberazione di Via Tasso a Roma. Predisposto il Manoscritto n. 1 .
XII/2/991 – Collaborazione CESVAM – Associazioni. Cesena. Il 22 parile 2025 il Direttore del CESVAM ha tenuto una conferenza sul tema “A 80 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. La Sconfitta. Il posizionamento dell’Italia nella realtà internazionale. Dal Trattato di Pace del 10 febbraio 1947 ad oggi ( fine della NATO?).”
XII/2/992 - Canale You Tube dedicato all’Istituto del Nastro Azzurro. Mese di Marzo, 4 Video, mese di Aprile, 4 video. Redazione ed edizione a cura del CESVAM I video sono trasmessi ogni giovedì, (ore 08.00). Titolo Canale ISTITUTO NASTRO AZZURRO CESVAM
XII/2/994 – Progetto 2024/2 – Progetto “ 80° della Liberazione. 1944. I Martiti di Fiesole e gli Eccidi in Toscana”. Collaborazione con la Federazione Regionale della Toscana. Coautore Manuel Vignola. Raccolti i materiali documentari e iconografici. Predisposto il Manoscritto 1
XII/2/995 -Le sessioni di laurea estive dei Master di 1. Liv. in Storia Militare Contemporanea, Politica Militare comparata, e Terrorismo ed Antiterrorismo internazionale si terranno nella seconda quindicina di giugno 2025. (www.unicusano.it/master)
XII/2/996 - Gli articoli, note ed altro materiale per la rivista QUADERNI devono essere inviati alla Redazione (quaderni.cesvam@istitutonastroazzurro.org) entro il 15 maggio 2025 p.v., per la valutazione e la preparazione del N. 3 del 2025. (Uscita luglio 2025)
XII/2/997 – Progetto 2024/1 – “80° della Guerra di Liberazione. Monte Marrone. 1 -10 Aprile 1944. la svolta. Raccolto il materiale documentario ed iconografico. Predisposto in bozza i capitoli I; II, III, e la Bibliografia generale e di pertinenza. Predisposto il Manoscritto 1.
XII/2/998- Si è svolto a Roma il 26 marzo 2025 il Convegno di Studi e Ricerca “ Verso il Congresso Nazionale. Chi siamo, Cosa facciamo, Cosa vogliamo Dove Andiamo”. Pubblicati nelle varie filiere diversi interventi. Risultati: E’ emerso il dato che il CESVAM impronterà la sua azione nel futuro in base alle varie situazioni secondo il principio della “geometria variabile”, concetto ampiamente illustrato in vari interventi e note.
XII/2/999 – In Tipografia per la stampa il n. 2 del 2025 della Rivista QUADERNI. Numero Copie su carta 250, di cui 200 per la distribuzione, 10 Archivio Emeroteca, 40 a disposizione
XII/2/1000 - Prossimo INFOCESVAM (maggio - giugno) sarà pubblicato il 1 luglio 2025. I precedenti numeri di INFOCESVAM (dal gennaio 2020) sono pubblicati su www.cesvam.org e sul sito dell’Istituto del Nastro Azzurro/ comparto CESVAM. e sui vari blog sia storici e che geografici.
(a cura di Massimo Coltrinari) info: centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org
EDITORIALE
Questo mese di aprile 2025 ha visto la iniziale applicazione dei dettami scaturiti dal convegno del 26 marzo 2025, dal titolo "Verso il Congresso Nazionale. Chi siamo, cosa facciamo, cosa vogliamo, dove andiamo". che si possono racchiudere nel concetto delle attività a "geometria variabile" . Le risorse, le energie ed il tempo disponibile saranno impiegate in quei progetti ed attività i cui connotati diano la massima garanzia di un proficuo e redditizio lavoro, dopo accurata valutazione delle persone con cui si viene a contatto, che devono essere da CESVAM. In questo quadro ha avuto un impulso degno di nota l'impegno per continuare l'offerta formativa svolta attraverso i Master, ovvero una apertura verso il mondo dei giovani che sta dando le più ampie soddisfazioni, anche in termini di adesione e partecipazione, oltre che si sostegno finanziario.
Avviata con soddisfazione anche l'apertura del Canale You Tube CESVAM i cui video sono il frutto della collaborazione di tanti componenti il CESVAM. Come ampiamente previsto il Canale, in base alla registrazione al momento ha iscritti solo fuori dell'Istituto del Nastro Azzurro, con una quasi totale assenza di iscritti già soci. Questo rientra nell'iniziativa in quanto è rivolta a persone che non conoscono il Nastro Azzurro e le sue finalità. Occorre anche dire che la stragrande maggioranza dei soci è in eta matura e più che matura e quindi ha poca dimestichezza, se non addirittura ignora queste forme di comunicazione.
Da rilevare che questo QUADERNI ON LINE, come risulta dalle "Statistiche" ha confermato il trend dei mesi precedenti in termini di contatti e letture. Nel mese di Marzo 2025 i contatti, ovvero i lettori, sono stati 7016, mentre nel mese di Aprile 2025 hanno superato quota 8000. In totale dalla sua apertura i contatti totali sono stati 219.743. La constatazione è quanto mai mai positiva, anche con la semplice constatazione che i lettori sono di gran lunga superiore ai soci iscritti.
Da sottolineare come il "Catalogo delle Edizioni a Stampa 2014 2024" edito tramite il Progetto 2023/2 "Divulgazione" sta avendo un discreto successo. Sta assolvendo la funzione per cui è stato creato, ovvero presentare gli oltre 51 volumi che il CESVAM ha edito dal 2014 ad oggi e quindi contribuisce alla diffusione delle nostre pubblicazioni.
Si preannuncia la edizione per il prossimo congresso del III CESVAM REPORT (settembre 2021 - agosto 2025) che segue il I CESVAM REPORT (settembre 2014 - agosto 2019) e il II CESVAM REPORT ( settembre 2019 - agosto 2021).
Infine si chiude questo editoriale riportando il motto emerso durante gli scambi di opinione avuti durante il suddetto Convegno del 26 Marzo 2025, mutuato dalla pubblicità di una nota catena di Supermercati: i fatti, oltre le parole.
(massimo coltrinari. direttore del CESVAM)
APRILE 2025
APPROFONDIMENTI
IL PROCESSO DI NORIMBERGA
Sessant’anni fa a Norimberga si concludeva il
processo che vide il vertice nazista chiamato a rispondere dei suoi atti e dei
suoi crimini. Per la prima volta nella storia, coloro che erano al vertice di
uno Stato e attori di una guerra senza leggi e senza limiti, erano chiamati,
nel quadro di garanzie processuali riconosciute, a dare conto delle loro
decisioni; decisioni che in sei lunghi anni avevano procurato al loro popolo ed
ai popoli europei indicibili sofferenze e lutti, oltre danni materiali immensi.
Tenuto a Norimberga, la città tedesca culla della legalità apparente nazista (
Le famose “leggi di Norimberga” sulla quali si fondò fino al 1942 la giurisprudenza
tedesca, travolta poi dalle decisioni della Conferenza di Wansee) questo
processo rappresenta la pietra miliare nel Diritto Internazionale per chiamare,
in qualche caso, a rispondere dei loro atti tutti i dittatori ed oppressori che
si alternano in folla sulla scena di questo martoriato mondo. Ma non solo.
Con la dizione di “processo di Norimberga”
intendiamo anche le azioni procedurali messe in atto dai vincitori della
seconda guerra mondiale, oltre che del vertice anche dei maggiori esponenti
della dirigenza tedesca. Sono una serie di processi che si svolsero dalla fine
della guerra agli inizi degli anni cinquanta durante i quali si cercò di
ripristinare un minimo di legalità di fronte alla violenza esercitata, oltre i
canoni della accettata violenza bellica, dai tedeschi contro popolazioni
nemiche i cui componenti non erano belligeranti. Questi processi si tennero non
solo in Germania ma anche nei paesi già occupati dai nazisti, come URSS,
Polonia, Cecoslovacchia, Jugolsavia, ecc.
Parallelamente
a questi processi, che si svolsero in un arco temporale che va dal 1945
agli inizi degli anni cinquanta, si svolsero processi in seno all’ordinamento
giudiziario della Germania Federale, per imputati minori. Questa ultima categoria di processi si
qualifica per il fatto che sono corti composte da Tedeschi che giudicano altri
tedeschi, ovvero viene meno la composizione internazionale e straniera
dell’organi giudicante.
Gli Alleati iniziarono a pensare sui trattamenti da riservare ai nemici dell’Asse già nell’autunno del 1943. Inizialmente si pensò di sottoporre i responsabili ad un “consiglio militare di guerra”; poi, acquisti ulteriori dati, si decise di sottoporli a regolare processo.
Nonostante tutti gli sforzi queste tesi non
riuscivano ad includere quello che era il più grande problema del tappeto:
l’Olocausto. Già la definizione di ebreo era un problema; se non si trovava una
soluzione, il genocidio ebraico e le vessazioni subite dagli ebrei in Europa
rimanevano fuori da ogni processo. Fu quindi necessario ricorre alla tesi di
“crimini contro l’umanità, cioè lo sterminio, la deportazione e qualsiasi atto
disumano commesso contro le popolazioni civili, prima e durante la guerra,
fuori della violenza bellica, e le persecuzioni per motivi etnici, religiosi,
politici, razziali, di sicurezza od occasionali.
I crimini contro l’umanità per poterli definire
hanno bisogno di essere correlati alla tesi del “complotto” ordito per
sostenere una aggressione o un crimine di guerra, altrimenti la mera
definizione di “crimine contro l’umanità” rischia di esulare dalla prassi
processuale. In altre parole si accetta il principio che i “crimini contro
l’umanità” non possono essere perpetrati prima della guerra, ovvero a partire
dal 1 settembre 1939.
Il Processo di Norimberga contro il vertice nazista.
Il 18 ottobre
I principali impuati però sono assenti perché
deceduti. Hitler, in primo luogo, suicidatosi il 30 aprile 1945, Himmler,
suicidatosi il 23 maggio 1945, Heydrich, ucciso da patrioti cecoslovacchi a
Praga nel 1942, e Muller, capo della Gestapo e martin Bormann, capo del partito
eclissatosi al momento del crollo della Germania.
Parallelamente al processo di Norimberga sono
istruiti processi contro funzionari di vario livello della dirigenza tedesca.
Il 26 aprile 1945 gli Alleati ordinano di arrestare d’ufficio gli appartenenti
ai seguenti gruppi: 1° Dignitari del
partito dal grado più basso della gerarchia. 2° Funzionari e Dirigenti della
Gestapo e del Sicherheitsdienst. 3° Waffen-SS dal grado più basso di sottufficiale.
4° Ufficiali di Stato Maggiore delle Tre Forze Armate. 5° Ufficiali di Polizia.
6° SA dal grado più basso di ufficiale. 7° Ministri ed alti funzionari,
responsabili territoriali e comandanti civili e militari dei territori
occupati. 8° Nazisti e simpatizzanti nazisti dell’industria e del commercio. 9°
Giudici e procuratori dei Tribunali speciali. 10° Traditori Alleati passati al
servizio dei Nazisti.
La data di riferimento per i capi di accusa è il 1
settembre 1939, ove emerge che i “crimini contro l’umanità” non possono essere
stati perpetati prima della guerra. Con questo vengono dichiarate non
criminali le seguenti organizzazioni: le SA, perché nel corso della guerra le
sue attività furono insignificanti; il Consiglio di Gabinetto, perché ristretto
di numero, e l’Alto Comando dello Stato Maggiore Generale nella sua generalità
( l’accusa riguarda solo alcune decine di generali). Quindi non sono dichiarate
criminali il Corpo degli Ufficiali e quello della Funzione Pubblica
Con questi criteri si individuano circa 5000
persone. Ma il numero si riduce a circa
Costoro sono raggruppati in dodici procedimenti
d’accusa, che vale la pena di elencare: 1° contro i medici nazisti; 2° contro
il maresciallo dell’aeronautica Eberhard Milch. 3° contro il ministro della
giustizia Franz Schlegelberger e i suoi collaboratori. 4° contro Oswal Pohl e
la burocrazia dei campi di concentramento e sterminio. 5° contro gli
industriali del gruppo Flick. 6° contro
In totale, sono posti sotto processo 185 persone, 15
per diverse cause esclusi.
Alla fine dei 12 processi “minori” di Norimberga si
hanno i seguenti verdetti: 35 imputati dichiarati non colpevoli; 97 condannati
a pene detentive fino a vent’anni di carcere;
APPROFONDIMENTI
HGM
Hegresgeschichtliches Museum
Sala di Francesco Giuseppe e Sarajevo
(1867 — 1914)
Quadro storico
La sconfitta dell'Austria nella guerra contro la Prussia del 1866 ebbe
come conseguenza la perdita di ogni influenza della monarchia asburgica sulla
politica dei paesi tedeschi. Tanto più importante era quindi dare una struttura
politica salda ai propri domini. Fra questi l'Ungheria fu quello più
problematico. Dal periodo dei moti rivoluzionari del 1848 e del 1849 i paesi
della Corona Ungherese - vale a dire l'Ungheria stessa, la Slovacchia, la
Croazia e la Transilvania - avevano perso in parte le libertà valide fin
allora, ed erano stati sottomessi ad una sorveglianza severa, sia civile che
militare. Questa situazione non poteva durare. Dopo lunghissime trattative
venne stabilito il cosiddetto “Compromesso” o “Ausgleich” del 1867, in cui
vennero regolati ex novo i rapporti dei paesi della Corona Ungherese con gli
altri dell'Impero. La monarchia asburgica venne divisa in due: paesi austriaci
(Cisleitania) e i paesi della Corona Ungherese (Transleitania). Ogni parte
dell'Impero doveva avere il suo governo e le sue rappresentanze parlamentari.
Dal 1867 in poi vi erano solo tre settori, che rientravano nelle competenze del
governo centrale; la politica estera, la politica finanziaria e la politica di
difesa. Solo per questi settori esistevano dei ministri comuni. Per l'esercito
il compromesso ebbe delle conseguenze vastissime. Da quel momento in poi c'era
l'esercito comune imperial-regio (k.u.k.) e comune era anche la marina militare
imperial-regia (k.u.k.). Parallelamente vi erano le milizie territoriali delle
due parti dell‘Impero, quella regal-ungarica (k.u.) Honvéd, e quella
imperial-regia (k.k.) “Landwehr"
Il periodo di pace dal1867 al 1914 venne interrotto solo da un maggiore
evento militare, che passò alla storia austriaca come la Campagna di
occupazione del1878. Allora le truppe austro-ungariche occuparono le province
della Bosnia e dell'Erzegovina separate dall'Impero ottomano. Questa
occupazione venne trasformata in annessione nel 1908. Inoltre
l'Austria-Ungheria partecipò solamente in modo indiretto ai conflitti di potere
politico in Europa. Nel 1879 strinse un patto d'alleanza con l'Impero germanico
che nel 1882 fu allargata all'Italia. Per questo si parlò prima di duplice e
dopo di triplice alleanza. Dal 1908 l'Austria-Ungheria fu trascinata sempre di
più nei conflitti dell’area balcanica. Dopo alcuni decenni diventò evidente che
il compromesso del 1867 non aveva portato ad una soluzione dei tutto
soddisfacente per l'Impero asburgico e che si poteva venire incontro alle
richieste di maggior libertà delle complessivamente 11 grandi nazionalità della
monarchia danubiana, solo ristrutturando un'altra volta e in modo radicale
l'Impero. La speranza che ciò si potesse realizzare venne associata in
particolare alla persona dell’erede al trono Arciduca Francesco Ferdinando, cui
l'Imperatore Francesco Giuseppe per ora non aveva affidato un incarico
politico, bensì militare: in caso di guerra avrebbe dovuto assumere il comando
supremo. Quando l'Arciduca nel 1914 si recò a Sarajevo, fu ucciso assieme a sua
moglie da nazionalisti serbi la domenica del 28 giugno.
ARCHIVIO
Massimo Coltrinari, Osvaldo Biribicchi
DIZIONARIO MINIMO DELLA GUERRA DI LIBERAZIONE
1945. Una vittoria amara. Glossario.
Il volume raccoglie i lemmi più significativi degli ultimi
quattro mesi, quelli del 1945, della Guerra di Liberazione, con l’aggiunta di
altri riferiti agli eventi più significativi conclusivi della fine della
Seconda Guerra Mondiale in Europa i con alcuni di essi riferiti a terminologie
particolari di uomini e mezzi di questo periodo.
.
F.to 17x24, Pagg, 202, Carte,
Illustrazioni, Casa Editrice Archeoares – Viterbo, Aprile 2020
ISBN 78 88 99 822934, Euro 15,
(Progetto 2016/3)
ARCHIVIO
Massimo Coltrinari, Osvaldo Biribicchi
DIZIONARIO MINIMO DELLA GUERRA DI LIBERAZIONE
1945. Una vittoria amara. Glossario.
Il volume raccoglie i lemmi più significativi degli ultimi quattro mesi, quelli del 1945, della Guerra di Liberazione, con l’aggiunta di altri riferiti agli eventi più significativi conclusivi della fine della Seconda Guerra Mondiale in Europa i con alcuni di essi riferiti a terminologie particolari di uomini e mezzi di questo periodo.
F.to 17x24, Pagg, 202, Carte, Illustrazioni, Casa Editrice Archeoares – Viterbo, Aprile 2020
ISBN 78 88 99 822934, Euro 15,
(Progetto 2016/3)
ARCHIVIO
Massimo Coltrinari, Osvaldo Biribicchi
DIZIONARIO MINIMO DELLA GUERRA DI LIBERAZIONE
1945. Una vittoria amara. Compendio.
Il volume tratta degli
ultimi quattro mesi della Guerra di Liberazione, quelli del 1945, fornendo una ampia sintesi degli avvenimenti
conclusivi sia della campagna d’Italia che della seconda guerra mondiale in
Europa. Riporta tutte le biografie dei Decorati al Valore Militare di Medaglia
d’Oro del periodo considerato, suddivisi per i relativi fronti.
F.to 17x24, Pagg, 206, Carte,
Illustrazioni, Casa Editrice Archeoares – Viterbo, Giugno 2022
ISBN 78 88 99 822910, Euro 15,
(Progetto 2016/3)
ARCHIVIO
Massimo Coltrinari, Osvaldo Biribicchi
DIZIONARIO MINIMO DELLA GUERRA DI LIBERAZIONE
1944. Dalla Speranza alla Delusione.
Glossario.
Il volume raccoglie i lemmi più significativi dodici mesi,
quelli del 1944, della Guerra di Liberazione, con l’aggiunta di altri riferiti agli
eventi più significativi dell’anno preso in considerazione nonché alcuni
riferiti alla seconda guerra mondiale nei
suoi variegati aspetti con alcuni di essi riferiti a terminologie particolari
di uomini e mezzi di questo periodo.
F.to 17x24, Pagg, 174, Carte,
Illustrazioni, Casa Editrice Archeoares – Viterbo, Ottobre 2022
ISBN 98 88 99 822675, Euro 10,,
(Progetto 2016/3)
ARCHVIO
Massimo Coltrinari, Osvaldo Biribicchi
DIZIONARIO MINIMO DELLA GUERRA DI LIBERAZIONE
1944. Dalla speranza alla delusione
Compendio.
Il volume tratta dei
terribili dodici mesi della Guerra di Liberazione fornendo una ampia sintesi
degli avvenimenti, proposti nel quadro dei fronti della Guerra di Liberazione,
in cui il Compendio è articolato. Riporta tutte le biografie dei Decorati al
Valore Militare di Medaglia d’Oro per tutto l’anno 1944, suddivisi per i
relativi fronti.
F.to 17x24, Pagg, 238, Carte,
Illustrazioni, Casa Editrice Archeoares – Viterbo, Aprile 2022
ISBN 9888 99 822675, Euro 10, (Progetto
2016/3)
ARCHIVIO
Massimo Coltrinari, Osvaldo Biribicchi
DIZIONARIO MINIMO DELLA GUERRA DI LIBERAZIONE
1943. Il Momento delle scelte.
Glossario.
Il volume raccoglie i lemmi più significativi dei primi cinque mesi della Guerra di Liberazione, con l’aggiunta di altri riferiti alla caduta del fascismo ed al governo Badoglio nonché alcuni riferiti sia alla seconda guerra mondiale che alle guerre combattute dalla Forze Armate Italiane dal 1935 in poi, con alcuni di essi riferiti a terminologie particolari di uomini e mezzi di questo periodo.
F.to 17x24, Pagg, 157, Carte, Illustrazioni, Casa Editrice Archeoares – Viterbo, Ottobre 2020
ISBN 978 88 99 822538, Euro 15,, (Progetto 2016/3)